KEY MAN
Lo studio delle coperture assicurative “key-man” o “uomini chiave” ha origine da un’attenta analisi dei rischi che incombono sull’impresa.
Spesso l’attenzione si concentra su quelli di conoscenza comune, quali ad esempio il rischio di incendio, di furto dei beni, oppure ancora di responsabilità civile verso terzi e dipendenti.
Ma oggi l’imprenditore è conscio del fatto che l’eventuale perdita di una risorsa chiave - che costituisce per l’azienda un investimento importante in termini economici ma anche e soprattutto strategici - potrebbe avere conseguenze altrettanto gravose.
Quali figure possono essere considerate “Key Man”?
L’uomo chiave è una figura che ricopre un ruolo fondamentale nell’azienda e che difficilmente è sostituibile.
Può essere uno dei soci fondatori, l’amministratore, un dirigente ma anche un commerciale con un portafoglio di particolare valore o un tecnico con competenze difficilmente replicabili.
Quando una di queste figure viene a mancare improvvisamente l’impresa deve fronteggiare molteplici difficoltà:
■ il vuoto operativo a breve termine;
■ la perdita di uno specifico know-how aziendale a medio/lungo termine;
■ un possibile rallentamento della produzione;
■ il blocco temporaneo di decisioni importanti;
■ per i collaboratori interni ed eventualmente di clienti e fornitori;
■ la ricerca di una nuova persona adatta alla sostituzione.
In questi casi l’azienda non sempre dispone di risorse sufficienti a sopperire, da un punto di vista economico, le impellenze di breve periodo, come ad esempio i costi per la sostituzione, l’impatto sul business e sulle relazioni.
Va inoltre considerato che quando la perdita riguarda un socio, il Codice Civile prevede che gli altri soci debbano liquidare la sua quota agli eredi, a meno che non si decida di sciogliere la società o di mantenerla attiva con gli eredi stessi (art. 2284 c.c.).
Uno strumento per limitare i danni dovuti agli eventi citati è la polizza Key Man: un prodotto assicurativo (Temporanea Caso Morte) dedicato proprio alle aziende che desiderano proteggere il proprio business dal rischio di perdita delle risorse chiave.
Che tipo di rischi copre la Polizza Key Man?
Le coperture possono comprendere solo la garanzia decesso o in forma congiunta la garanzia decesso e invalidità totale permanente.
In una formula di copertura base (solo caso morte) la polizza prevede l’erogazione della prestazione (il capitale assicurato) nel caso in cui il decesso dell’assicurato avvenga a seguito di un infortunio o per malattia.
In una formula più completa invece (caso morte e invalidità permanente) la polizza copre, nei limiti previsti dalle condizioni contrattuali delle varie compagnie, anche l’invalidità totale e permanente a seguito di malattia o infortunio.
LA DURATA E IL PREMIO
Normalmente le polizze Key Man prevedono una durata annuale con un premio calcolato ogni anno in funzione dell’età dell’assicurato. Questa modalità di determinazione del premio permette all’azienda di versare per ogni annualità il premio corrispondente al reale rischio di perdita dell’uomo chiave e soprattutto di rinnovare (o meno) le coperture di anno in anno in funzione delle sue reali necessità.
Sono comunque diffusi sul mercato prodotti con capitale fisso e premio costante parametrato su una durata pluriennale definita (5/10 o 15 anni).
In questo caso l’azienda è vincolata con un contratto pluriennale a mantenere la copertura sull’uomo chiave indipendentemente dalle sue possibili variate necessità.
Da rilevare inoltre che negli ultimi anni alcune compagnie assicurative hanno lanciato sul mercato delle forme di copertura per gli uomini chiave strutturate in forma collettiva.
Rispetto alle coperture sull’individuo non cambiano le esigenze che si vogliono soddisfare e i criteri delle coperture assicurative, cambiano invece le forme tariffarie, generalmente più convenienti se si considera l’economia di scala per la copertura di due o più soggetti.
L’ENTITÀ DELLA COPERTURA
Per gli uomini chiave, sia in società di persone sia di capitali, sotto il profilo civilistico e fiscale non esiste alcun limite per la determinazione del capitale massimo assicurabile.
In termini generali la copertura assicurativa deve rispettare il principio di congruità. La sua entità, quindi, va misurata in stretta relazione al peso della figura oggetto del contratto, in genere si va da un minimo di 300.000 euro fino a un massimo di 3/5/10 milioni.
Nel caso l’assicurato sia socio in una società di persone, il capitale assicurabile è pari alla sua quota nel valore patrimoniale della società nel momento in cui viene stipulata la polizza.
IL REGIME FISCALE
Per quanto riguarda il regime fiscale, occorre distinguere i beneficiari della polizza.
Di norma l’azienda è contraente e beneficiario delle prestazioni (per sostenere il principio di inerenza del costo), mentre l’assicurato è ovviamente l’uomo chiave, che quindi non è interessato da alcuna imposizione fiscale.
Se il Key Man viene a mancare, è previsto il pagamento di un capitale all’azienda, unico beneficiario, alla data di decesso dell’assicurato.
Se invece la polizza viene utilizzata dal Key Man anche come strumento per garantire serenità ai propri cari, l’assicurato può designare i beneficiari del premio e il prodotto si configura come fringe benefit, con la conseguenza che la prestazione non viene tassata.
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